Sisto II papa e martire - Immaginette Sacre

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Sisto II papa e martire

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
NocellatoCaserta7 Agosto
Α

Ω
GreciaB A C KRoma 6 agosto 258



Martirologio Romano
Santi Sisto II, papa, e compagni, martiri. Il papa Sisto, mentre celebrava i sacri misteri insegnando ai fratelli i precetti divini, per ordine dell’imperatore Valeriano, fu subito arrestato dai soldati sopraggiunti e decapitato il 6 agosto; con lui subirono il martirio quattro diaconi, deposti insieme al pontefice a Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia. Nello stesso giorno anche i santi Agàpito e Felicissimo, suoi diaconi, morirono nel cimitero di Pretestato, dove furono pure sepolti.
(6 agosto: A Roma sulla via Appia nel cimitero di Callisto, passione di san Sisto II, papa e dei suoi compagni, la cui memoria si celebra domani).
Si sa come San Damaso, detto il « Papa delle Catacombe », componesse numerose iscrizioni in onore e memoria dei cristiani caduti Martiri. Alcune sono scritte in prima persona, come se i Santi narrassero succintamente il loro martirio. In una di queste si leggeva: « Al tempo in cui la spada dilaniava il santo seno della madre (cioè della Chiesa), io ' pastore qui sepolto, insegnavo la via del cielo. Vennero improvvisamente; mi colpirono sulla mia cattedra. Erano soldati inviati, e il popolo cristiano tese il collo alla spada. Ma il vecchio volle ricevere lui per tutti la palma dei martirio. ffrì la propria testa per placare il furore dei soldati. Il Cristo, che dona in ricompensa la vita eterna, manifesta i meriti dei pastore e prende cura egli stesso del gregge dei fedeli ».
Non ci sarebbe da dire di più. Al massimo, si possono commentare le poetiche parole del Papa Damaso con poche note storiche.
Il 2 agosto 257, l'Imperatore Valeriano pubblicò un primo editto contro i cristiani, e soprattutto contro la gerarchia della Chiesa. Faceva obbligo ai Vescovi, a tutti i preti e a tutti i diaconi, di sacrificare al Dio dell'Imperatore, sotto pena di essere esiliati.
Ventotto giorni dopo, un prete definito da San Cipriano « buono e pacifico », fu eletto Papa con il nome di Sisto 11. L'Imperatore Valeriano, visto che il primo non aveva avuto molto effetto, di lì a poco emanò un secondo editto, ancor più severo.
I Vescovi, i preti e i diaconi sarebbero stati giustiziati senza bisogno di processo. Bastava che fossero riconosciuti membri della gerarchia ecclesiastica. 1 fedeli laici, se confessi, avrebbero subìto la confisca dei beni. I funzionari dell'Impero, se scoperti, sarebbero stati condannati ai lavori forzati.
Il secondo editto non mancò di dare i suoi tristi frutti, e in una lettera di San Cipriano si può leggere: « Sisto è stato ucciso nel cimitero il 6 agosto, e quattro diaconi sono stati uccisi con lui ».
E facile ricostruire la scena. Sisto II, quel giorno, aveva riunito i fedeli nelle Catacombe che poi vennero dette di San Callisto. Officiava attorniato da quattro diaconi, quando irruppero i soldati dell'imperatore. L'editto era chiaro: Vescovi, preti e diaconi, potevano essere uccisi sul posto, se identificati come tali. In questo caso, non ci poteva esser dubbio: Sisto Il sedeva in cattedra, e i quattro diaconi gli facevano corona.
Egli offrì il collo alla spada, dando esempio d'intrepida fede. Quattro diaconi furono uccisi dopo di lui; altri due, sembra, furono uccisi in un altro cimitero. Si fanno i nomi anche di questi, ma il nome di Sisto, del Papa ucciso in mezzo ai suoi fedeli, sulla sua cattedra di verità, doveva spiccare sopra tutti gli altri.
Per lungo tempo, nelle Catacombe di San Callisto, fu indicata e venerata una sedia sulla quale si diceva che il Papa Martire fosse stato decapitato, davanti al tacito gregge dei suoi fedeli.

 
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