Sinforosa martire - Immaginette Sacre

Vai ai contenuti

Menu principale:

Sinforosa martire

Immagini di Sante
LocalitàProvinciaFesta
S. Chirico Raparo
Potenza
18 Luglio
Α

Ω
TivoliB A C K135
Reliquie della Santa - Roma - Chiesa di S. Angelo in Pescheria
Sinforosa nacque da nobile e ricca famiglia alla fine del II sec. in Tivoli, presso Roma. Educata cristianamente, contrasse matrimonio con Getulio, pio edotto degno di lei. Giovanetta, si distinse fra le compagne per modestia, sposata, fu esempio di obbedienza e di amore al marito, di sollecita cura in educare i figli, vedova, ebbe singolare spirito di carità, di penitenza e di preghiera.
Verso l'anno 135, volendo l'imperatore Adriano dedicare la sua villa di Tivoli ai falsi dei, a suggestione di chi mal pativa, come tacito rimprovero a se, i comportamenti dignitosi e severi della Santa e dell'intera famiglia, la invitò a sacrificare a quelli con rispetto dapprima, poi con minacce. Ma la Santa fortemente gli resistette, preferendo di essere elle stessa sacrificata al vero Dio, e seguendo così le orme dello sposo Getulio, martire pure lui. Fu tratta al tempio di Ercole, schiaffeggiata a sangue e sospesa crudelmente per i capelli. Infine, legatole al collo un grosso macigno, venne gettata nel fiume Aniene. Raccolto il corpo di lei dal fratello Eugenio, attraverso svariate vicende, giunse a noi, grande ventura, il Sangue miracoloso.

Ai propri figli la Santa aveva detto: Io v'amo, epperò temo. Conservate in cuore le mie parole, e morite da forti. Il giorno appresso, infatti, tutti e sette i figli, incitati a sacrificare agli dei, avendo la mamma sempre avanti, si rifiutarono, subendo il martirio coraggiosamente, appesi a sette pali.

Ogni famiglia ed ogni istituzione, specie giovanile, ad esempi così fulgidi, si rinnovelli e si ritempri, per confessare la vera fede francamente, e per vivere con illibati costumi, sicura della celeste corona, felice di onorare ovunque la Patria.
 
Copyright 2017. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu