Sergio I papa - Immaginette Sacre

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Sergio I papa

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


8 Settembre
Α

Ω
Palermo 650
B A C KRoma 701



Martirologio Romano
A Roma presso san Pietro, deposizione di san Sergio I, papa, che, di origine sira, si adoperò con tutte le forze per l’evangelizzazione dei Sassoni e dei Frisoni e ricompose molte controversie e discordie, preferendo morire piuttosto che approvare gli errori.
Tra i Santi di questo giorno, dedicato alla Madonna, si trova il nome del primo Sergio Papa, vissuto nel lontano VI secolo, ed eletto alla cattedra romana in modo insolito, quale terzo   e miglior   elemento tra due litiganti. Il pontificato era infatti conteso tra due rivali, uno sostenuto dall'Esarca bizantino di Ravenna l'altro appoggiato dal clero romano.
Per risolvere quel poco edificante « braccio di ferro », un'assemblea si riunì sul Palatino, presso il rappresentante dell'Imperatore di Bisanzio. Per la Cattedra di Pietro fu scelto il « rettore » del « titolo » (che poi diverrà cardinalizio) di Santa Susanna, a Roma: uomo noto e apprezzato per la sua modestia e virtù.
In tal modo, inaspettatamente, Sergio giunse sul trono pontificio, e nessuno osò ostacolare quell'elezione veramente provvidenziale.
Prima di diventare Pontefice, Sergio era stato membro di una Schola cantorum, ed era quindi esperto nel canto liturgico e corale. Questo particolare renderebbe probabile la tradizione secondo la quale Sergio I sarebbe stato il Papa che introdusse, nella Messa, la preghiera dell'Agnus Dei: un'invocazione ripetuta tre volte, variando l'esortazione finale, che rivela, nel suo carattere ritmico, una chiara origine musicale, e infatti particolarmente risalta proprio nelle Messe cantate.
Sergio era venuto dalla Sicilia, discendente da una famiglia siriana stabilitasi a Palermo. Il Papa Adeodato Il lo aveva accolto tra il clero romano, conferendogli il « titolo » di Santa Susanna per il suo zelo e la sua saggezza. Pare che egli fosse una specie di soprintendente alle chiese e ai cimiteri suburbani di Roma.
Eletto Papa nel modo che abbiamo detto, è facile immaginare che non gli mancarono le difficoltà da parte dell'Esarca di Ravenna, che aveva subìto, diciamo così, la bocciatura del proprio candidato.
Ci fu, tra l'altro, l'antipatica questione di una forte somma d'oro, che il candidato sconfitto aveva promesso all'Esarca in caso di elezione. Con fiscaIe faccia tosta, il rappresentante bizantino pretese tale somma anche dal Papa Sergio, benché fosse assolutamente estraneo al patto.
Dopo molte proteste contro quel sacrilego pedaggio, Sergio I, per amore di pace, finì per accontentare il potente avversario. Più tardi, le relazioni tra Roma e l'Impero bizantino, già compromesse, precipitarono.
Ciò avvenne quando Giustiniano Il chiese al Papa di approvare le decisioni del concilio detto Quinisexto, che voleva imporre anche in Occidente le norme di diritto canonico vigenti nell'Oriente.
Questa volta Sergio I non cedé alla richiesta, arbitraria e pericolosissima. Tendeva infatti a sottomettere tutta l'organizzazione ecclesiastica al controllo politico degli Imperatori.
E proprio rappresaglie politiche furono minacciate al Papa, inerme, da parte del legato di Bisanzio. In difesa di Sergio I si levò allora il popolo di Roma, che insorse a mano armata contro l'inviato imperiale.
Se il rappresentante di Giustiniano Il volle salva la vita, dovette rifugiarsi proprio presso il Papa, inflessibile contro i superbi, ma sempre paterno, anche verso i nemici!


 
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