Pio X papa - Immaginette Sacre

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Pio X papa

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


21 Agosto
Α

Ω
Riese (Treviso) 2 giugno 1835  
B A C KRoma 20 agosto 1914  
Canonizzato il 29 maggio 1954 da papa Pio XII
Reliquie del Santo - Roma - Chiesa di S. Giovanni Maria Vianney - Basilica di San Pietro in Vaticano
Martirologio Romano
Memoria di san Pio X, papa, che fu dapprima sacerdote in parrocchia e poi vescovo di Mantova e patriarca di Venezia. Eletto, infine, Pontefice di Roma, si propose come programma di governo di ricapitolare tutto in Cristo e lo realizzò in semplicità di animo, povertà e fortezza, promuovendo tra i fedeli la vita cristiana con la partecipazione all’Eucaristia, la dignità della sacra liturgia e l’integrità della dottrina.
Morì il 20 agosto del 1914, giorno di San Bernardo. Da poche settimane era cominciata, in Europa, la prima Guerra mondiale, « il guerrone », come egli l'aveva chiamata, cercando di scongiurarla, offrendosi lacrimante paciere tra le potenze europee.
Dichiarato Santo nel 1954, la memoria di Pio X era stata fissata al 3 settembre. Il Calendario universale della Chiesa l'ha riavvicinata al giorno esatto della scomparsa del Papa contadino; del povero parroco di campagna diventato, non soltanto Santo, ma anche un grande Pontefice.
Nato nel 1835 a Riese, in provincia di Treviso, Giuseppe Sarto era il secondo dei dieci figli di Mamma Margherita. Per le sue doti, aveva potuto seguitare gli studi nel collegio di Castelfranco, percorrendo a piedi scalzi gli otto chilometri di strada. 1 sacrifici erano raddoppiati quando, diciassettenne, il padre era morto, lasciando la famiglia nell'indigenza.
A ventitré anni era sacerdote; per nove anni cappellano a Tombolo; per otto anni parroco a Salzano. Visse umilmente accanto agli umili, poveramente in mezzo ai poveri. Restò confuso quando il Vescovo di Treviso lo nominò Cancelliere della diocesi, canonico e direttore spirituale del seminario.
Nove anni più tardi era Vescovo di Mantova dove, nonostante le difficili relazioni tra la Chiesa e il nuovo Stato italiano, il frugale, attivo, generosissimo Vescovo Sarto conquistò la stima e l'affetto di tutti, a cominciare dalle autorità civili.
Il concistoro del 1893 lo creò Cardinale Patriarca di Venezia. Dopo aver atteso per più di un anno l'approvazione regia per entrare in città, divenne il personaggio più popolare, più benefico e più ascoltato della Serenissima, amato soprattutto dai più umili.
Nove anni ancora più tardi, alla morte di Leone XIII, dovette recarsi a Roma per il conclave. Prese a prestito i soldi per il viaggio e acquistò un biglietto di andata e ritorno. A chi gli faceva osservare che poteva essere eletto Papa rispose, scuotendo la grossa testa di contadino: « Non credo che lo Spirito Santo farà questo sbaglio! ».
Invece fu proprio il Cardinal Sarto, fino allora quasi sconosciuto a molti conclavisti, a risultare eletto al settimo scrutinio. Con le lacrime agli occhi, egli aveva scongiurato gli eminentissimi colleghi di lasciar cadere la suo candidatura. Quando, finalmente, dovette pronunziare la formula di accettazione, disse: Accepto, ma soggiunse: In Crucem, cioè « l'accetto come una croce ».
Il governo di questo Papa dolcissimo e mitissimo, che sapeva appianare personalmente ogni difficile situazione, fu intessuto di gesti coraggiosi e decisi, a salvaguardia dell'autorità e della dignità della Chiesa.
Furono atti di grande coraggio, per quei tempi, la prescrizione della prima Comunione ai fanciulli, la raccomandazione della Comunione frequente, il rinnovamento dell'insegnamento del Catechismo, la riforma del Calendario, del Breviario, della musica sacra.
Addirittura tempestosi, e profondamente sofferti, furono certi suoi gesti come la condanna del cosiddetto « Modernismo », e quello che portò alla dolorosa separazione, in Francia, tra lo Stato e la Chiesa.
Prima di rifiutare il Concordato con la Repubblica francese, pose il documento ai piedi del Crocifisso e pregò tutta la notte. All'alba disse al cardinal Merry dei Val: « Eminenza, il Crocifisso ci dice: Non possumus. Non possiamo. Non possiamo tradire il Signore ». Nel nome del Crocifisso chiese ai Cattolici francesi i più eroici sacrifici.
Altri sacrifici avrebbe voluto per evitare la prima guerra mondiale. « Il Papa non è ascoltato   diceva negli ultimi suoi giorni.  Offro la mia vita purché si faccia la pace ». La guerra era scoppiata il 28 luglio 1914. Il 19 agosto Pio X moriva col cuore ferito di padre inascoltato, vittima anch'egli di quella guerra.



 
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