Pio V papa - Immaginette Sacre

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Pio V papa

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


30 Aprile
Α

Ω
Bosco Marengo (Alessandria)
17 gennaio 1504

B A C KRoma 1º maggio 1572



Martirologio Romano
San Pio V, papa, che, elevato dall’Ordine dei Predicatori alla cattedra di Pietro, rinnovò, secondo i decreti del Concilio di Trento, con grande pietà e apostolico vigore il culto divino, la dottrina cristiana e la disciplina ecclesistica e promosse la propagazione della fede. Il primo di maggio a Roma si addormentò nel Signore.
(1 maggio: A Roma, anniversario della morte di san Pio V, papa, la cui memoria si celebra il giorno precedente a questo).
Il Santo di cui è prevista oggi la memoria facoltativa fu il quinto Papa con il nome di Pio, e per collocarlo nella storia della Cristianità basta dire, di solito, che fu il Santo Papa della battaglia di Lepanto. E questo non perché fosse un guerriero o un ammiraglio, ma perché la vittoria della flotta cristiana contro quella turca fu attribuita all'efficacia delle sue preghiere.
Pio V, o meglio Michele Ghislieri, era nato a Bosco, presso Alessandria, nel 1504, e nell'infanzia era stato un pastorello. Entrato nell'Ordine domenicano, fu prima nei conventi di Voghera e di Vigevano, poi all'Università di Bologna, quindi a Roma, dove gli venne data la carica di Commissario del Santo Uffizio. Eletto Vescovo e creato Cardinale, ebbe poi la nomina di Inquisitore generale dell'universo cristiano. Eletto Papa nel 1566, fra Michele da Bosco, diventato Pio V, decretò subito che le somme destinate ai festeggiamenti fossero distribuite ai poveri. « I beni della Chiesa - dichiarò - sono dei bisognosi ». E ai parenti, che si erano precipitati a Roma nella speranza dei suoi favori, disse: « i parenti del Papa sono sufficientemente ricchi se ignorano l'indigenza ». A un nipote, che aveva approfittato della parentela col Papa per i suoi privati interessi, mostrò una candela accesa dicendogli: « Prima che questa candela sia consumata, tu dovrai abbandonare Roma »' In quegli anni, i Turchi, diventati potentissimi, stavano per invadere tutta l'Europa, approfittando delle discordie tra i vari stati cristiani. Soltanto Pio V valutava il grande pericolo, e cercò in ogni modo, fino alle lacrime, di mettere concordia tra i vari popoli e di cementare l'unione dei principi cristiani. La sua azione diplomatica fu intensissima, ma anche più fervida fu la sua azione mistica, con la penitenza e la preghiera. Si armò del rosario, aggiungendo tra le invocazioni alla Madonna quella di « Aiuto dei Cristiani ». Il sultano Solimano ebbe perciò a dire: « Ho più timore delle preghiere del Papa che dell'esercito dell'Imperatore Massimiliano ». Fu così che il 7 ottobre 1571 la flotta cristiana, ancora divisa e discorde, incontrò nelle acque di Lepanto la flotta turca, riportando una clamorosa quanto inattesa vittoria. In quell'ora, Pio V stava parlando di amministrazione con il conte Bussotti. Si interruppe, come se gli fosse giunto un misterioso annunzio. Si avvicinò alla finestra, e volto verso l'Oriente esclamò: « Non ci occupiamo più di affari, ma andiamo a ringraziare il Signore. La Madonna ha fatto il miracolo. La flotta cristiana ha vinto »
Dette ordine che a mezzogiorno tutte le campane suonassero, in onore della vittoria. E anche oggi, le campane di mezzogiorno dovrebbero ricordare a tutti i cristiani che se i Turchi non sommersero la civiltà cristiana, ciò si dovette all'intercessione della Madonna, invocata da San Pio V come « ausilio e soccorso » della Chiesa.

 
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