Patrizio vescovo - Immaginette Sacre

Vai ai contenuti

Menu principale:

Patrizio vescovo

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta


17 Marzo
Α
Altre immagini del SantoΩ
Britannia (Inghilterra), 385 ca
B A C KDown (Ulster), 461



Martirologio Romano
San Patrizio, vescovo: da giovane fu portato prigioniero dalla Britannia in Irlanda; recuperata poi la libertà, volle entrare tra i chierici; fatto ritorno nella stessa isola ed eletto vescovo, annunciò con impegno il Vangelo al popolo e diresse con rigore la sua Chiesa, finché presso la città di Down in Irlanda si addormentò nel Signore.
Gli Irlandesi - non soltanto quelli dell'Irlanda, ma quelli, assai più numerosi che, discesi dai vecchi emigranti, si sono moltiplicati vertiginosamente soprattutto in terra americana - gli Irlandesi di tutti i continenti, sempre mèmori della loro origine, sono assai fieri del titolo di insula Sanctorum, l'isola dei Santi, tradizionalmente attribuito alla loro terra. E, tra i santi della loro isola, nutrono una devozione vivacissima, pittoresca e indefettibile per il loro Patrono, San Patrizio, la cui memoria il nuovo Calendario della Chiesa ha conservato. Eppure, il Santo dal bel nome romano di Patrizio non nacque in Irlanda, ma in Inghilterra, in un paese, oggi sconosciuto, dal nome metà indigeno e metà latino di Bennhaven Taberniae.
In Irlanda Patrizio giunse non per sua volontà, anzi in drammatiche circostanze. Giovinetto, nel 390, egli venne infatti catturato in una scorreria di pirati e venduto come schiavo a un pastore irlandese. Il primo contatto con l'isola verde fu dunque piuttosto brusco, per il ragazzo abituato all'agiatezza e ridotto all'indigenza, e per il fervente cristiano capitato in mezzo a rozzi infedeli. Per tre volte infatti Patrizio tentò la fuga: alla terza vi riuscì, e si imbarcò, sei anni dopo la cattura, per tornare in Inghilterra. Capì però di dover tornare ancora in Irlanda, di nuovo schiavo, ma della parola di Gesù. Per questo si preparò al sacerdozio e con scrupolosa cura si alIenò alle fatiche apostoliche, frequentando i più celebri monasteri del tempo, in Francia, in Italia e nelle isole tirreniche. Finalmente, nel 432, il Papa lo inviò ad evangelizzare l'Irlanda e il suo popolo di pastori e pescatori. Tornò così come Vescovo nel paese dove aveva vissuto come schiavo, e percorse tutta l'isola in lungo e in largo, predicando nella lingua locale, insegnando, assistendo i bisognosi, operando prodigi. Alla sua morte, la quasi totalità dei Celti dell'Irlanda, compreso il loro re, Leogario, si era convertita al Cattolicesimo. La conversione, quasi di massa, degli Irlandesi sull'esempio del loro sovrano, e soprattutto dei capi dei vari dan, o tribù, non restò un fatto superficiale, come si potrebbe temere. Lo dimostrò il rapido e totale mutamento nei costumi di tutto il popolo, e soprattutto la successiva splendida fioritura di Santi e Sante irlandesi, maturata nel sole spirituale dei monasteri e delle abbazie fondate da San Patrizio e dai suoi discepoli.
Nei secoli seguenti, quando i paesi europei invasi dai barbari, furono sul punto di ricadere nel più rozzo Paganesimo, dai monasteri del- l'isola verde traboccò una vera e propria fiumana di nuovi apostoli, che si sparsero sulle terre del continente per restituire alle popolazioni inselvatichite la luce della cristiana civiltà. Tanto per fare qualche nome, furono missionari irlandesi in Italia santi come Colombano, Gallo, Orso, Frediano, Cataldo, Donato e numerosi altri.
Tutto ciò, dunque, va ascritto almeno indirettamente a merito e gloria di San Patrizio, il quale morì nel 461 o, secondo la leggenda, nel 493, cioè a 120 anni, e venne deposto in una città chiamata da allora Downpatrick. Qui, dall'alto di un'enorme statua, l'Apostolo dell'Irlanda protegge ancora la sua isola, e tutti i fedeli irlandesi, sparsi nei cinque continenti.




 
Copyright 2017. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu