Filogonio vescovo - Immaginette Sacre

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Filogonio vescovo

Immagini di Santi
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20 Dicembre
Α

Ω

B A C K323 d.c.
Martirologio Romano
Ad Antiochia in Siria, san Filogonio, vescovo, che, avvocato, chiamato da Dio a governare un giorno questa Chiesa, diede inizio insieme al vescovo sant’Alessandro e ad altri compagni alla lotta per la fedecattolica contro l’arianesimo e pieno di meriti riposò nel Signore; san Giovanni Crisostomo lo celebrò in un famoso encomio.
« Come, entrando in una vigna e vedendo le piante ben curate e cariche di frutta, si corre subito col pensiero all'industriosità del vignaiolo e al senno dell'agricoltore, così, guardando alla diocesi governata di San Filogono, si deduce subito lo zelo santo del Pastore. Il fiume dice quale è la fonte, e il frutto quale è la radice ».

San Filogono, Pastore di diocesi, cioè Vescovo, meritò questo bellissimo elogio dalla bocca d'oro per antonomasia ‑ di Giovanni Crisostomo, Patriarca di Antiochia e grandissimo predicatore.

Era un elogio non soltanto ben meritato, ma anche ben impostato, perché valutava l'uomo giudicando dalle sue opere, anzi dal risultato della sua opera, come dai frutti si giudica la bontà di una pianta.

Filogono era stato uno dei molti che avevano, diciamo così, abbandonato il foro per il santuario. Era stato infatti avvocato, ammirato per la forza persuasiva della sua eloquenza e stimato per la sua profonda onestà professionale e personale.

Attirato dagli studi sacri, disertò le aule della giustizia terrena e i testi della legge profana, diventando sacerdote sapiente e poco dopo Vescovo di Antiochia, per quanto non fossero ancora trascorsi, dal giorno della sua ordinazione sacerdotale, gli anni di solito richiesti per ottenere il bastone di Pastore.

Antiochia era una delle più importanti metropoli del mondo antico, e perciò s'immagina quale valore avesse, in tale sede, un Vescovo esemplare e operoso come San Filogono. Egli fu capace di farvi fiorire e fruttificare una vigna numerosa e animosa di cristiani, secondo la similitudine di San Giovanni Crisostomo ‑ il quale sapeva ciò che scriveva, perché era succeduto a Filogono sulla stessa Cattedra vescovile.

Da poco erano passate le persecuzioni imperiali, e le comunità dei cristiani avevano bisogno di essere riordinate, rinsaldate, curate. La pace delle armi non voleva dire pace per le coscienze, perché proprio allora si era prodotta nella Chiesa la grande frattura dell'Arianesimo, e un nuovo combattimento, questa volta dottrinale, aspettava tutti i fedeli e soprattutto i Vescovi, responsabili dell'intera comunità.

San Filogono, insieme con Sant'Alessandro, Patriarca di Alessandria, in Egitto, fu tra i primissimi combattenti di questa battaglia difensiva ma anche offensiva, perché non bastava salvaguardare le anime dal pericolo dell'eresia, ma occorreva anche controbattere il nemico con le armi della preparazione dottrinale e dell'efficacia polemica.

In Oriente, la contesa con gli Ariani ebbe periodi veramente drammatici, soprattutto perché vi intervennero gli stessi Imperatori, spesso favorevoli alle dottrine eretiche per poter affermare, indebitamente, la loro autorità anche in materia religiosa.

Si può immaginare così quanto fosse difficol­toso, aspro e insonne il compito del Vescovo di Antiochia, nocchiere della barca più grossa e quindi più soggetta alle onde della tem­pesta; vignaiolo della vigna più opima, e quindi più invidiata e minacciata.

Possiamo immaginarlo: perché poco ci è dato di sapere sul suo conto, se non che morì non ancora vecchio ' dopo una penosa malattia, nell'anno 323.
 
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