Ferdinando d'Aragona, secondo la tradizione, era il quartogenito nato dal re di Navarra Sancho III il Grande re d'Aragona e da Elvisa, contessa di Castiglia; nacque intorno al 1030. Si diede alla vita spirituale solitaria e contemplativa, in Italia fu pellegrino a Roma e al Santuario di San Michele in Gargano. Giunse pellegrino anche in Campania, dove si fermò nei boschi nei pressi di Caiazzo.
Durante la sua vita compì numerosi miracoli e dopo la sua morte numerosi gliene sono stati attribuiti. Considerato taumaturgo fin dall'adolescenza, è ritenuto aver operato sui colli caiatini guarendo infermi, ciechi, storpi e liberando gli oppressi da spiriti maligni; la "fama di santità" che gli era attribuita spinse i fedeli di Caiazzo a elevarlo alla cattedra di vescovo, che era vacante sin dalla morte del vescovo Argisio nel 1070.
Mentre si trovava in pellegrinaggio nel territorio di Alvignano, fu colto da forte febbre e dopo tre giorni, il 27 giugno 1082, morì. Il suo corpo fu seppellito presso la chiesa di Santa Maria di Cubulteria.