Felice e Adautto martiri - Immaginette Sacre

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Felice e Adautto martiri

Immagini di Santi
LocalitàProvinciaFesta
Massignano
Ascoli Piceno
30 Agosto
Α

Ω

B A C K
Martirologio Romano
A Roma nel cimitero di Commodilla sulla via Ostiense, santi martiri Felice e Adáutto, che, per aver reso insieme testimonianza a Cristo con la medesima intemerata fede, corsero insieme vincitori verso il cielo.
C'è bisogno di spiegare il significato del nome di Felice? E’ implicito nel suono stesso della parola, ed esprime quella che dovrebbe essere la prima e più distintiva caratteristica di ogni cristiano, cioè la felicità.

Nonostante tutto l'accento che la letteratura religiosa possa mettere sulla sofferenza e sulla rinunzia, sulla mortificazione e sulla penitenza, la condizione diciamo così esistenziale del cristiano è infatti ‑ o dovrebbe essere ‑ quella della felicità.

Felicità quotidiana, felicità di vita, hic et nunc, qui e adesso, non soltanto nell'aspettazione dell'eterna e assoluta felicità promessa, ma felicità nella giustizia, felicità nella serena coscienza, felicità nell'obbedienza al dovere della carità, felicità nella sicura certezza della fede.

E' invece la tristezza, cioè il contrario della felicità, che è negazione dello spirito cristiano, perché conseguenza del peccato, dell'ingiustizia, dell'aridità, della disperazione. « La tristezza ‑ ha scritto un noto autore moderno ‑è entrata nel mondo con Satana ».

Sarà forse per questo, che il nome di Felice non è oggi, in tempi tentati dalla tristezza, così popolare come meriterebbe? E sarà per questo che è invece frequentissimo tra i Santi, anzi il più comune dopo quelli ‑ primatisti assoluti ‑ di Giovanni e di Pietro?

Sono settanta e forse più, i Felici di nome e di fatto, Santi e Beati che hanno ripetuto que­sto nome di origine latina, numerosi soprattutto nei paesi di lingua neolatina, e in Italia in modo particolare.

Nessuno di loro appare nel Calendario universale della Chiesa, dove figura soltanto, il 7 marzo, Santa Felicita. Ma molti hanno vasta e antica rinomanza, come San Felice da Nola, San Felice I, San Felice II, San Felice III e San Felice IV Papi, San Felice Martire di Gerona, San Felice di Corno, San Felice da Cantalice, laico cappuccino, e San Felice di Valois, fondatore dell'Ordine dei Trinitari.

Anche quello oggi ricordato ha goduto di larga devozione, a Roma, specialmente nei primi secoli del Medioevo. Figura in coppia con un altro Santo, anch'egli Martire, con il curioso nome di Adaucto. La loro memoria, per quanto antica, è rimandata ai soli calendari particolari, poiché nulla di certo si conosce sul conto di questi Martiri, oltre al nome, e al fatto che furono deposti nel cimitero di Commodilla, lungo la via Ostiense, e alla data del 30 agosto.

Felice avrebbe sofferto per la fede al tempo della persecuzione di Diocleziano, verso l'anno 304. Dopo essere stato a lungo torturato, persistendo nel dichiararsi cristiano, venne condannato alla decapitazione, lungo la via consolare per Ostia.

Per strada, uno sconosciuto si proclamò anch'egli, ad alta voce, cristiano, e venne condotto insieme con il compagno sul luogo dell'esecuzione, e con lui decapitato. Poiché i fedeli non ne conoscevano il nome, questi venne detto Adaucto, cioè, latinamente, « aggiunto ». E nella pietà dei Romani restò il ricordo di questa coppia di Martiri, l'uno con il nome comunissimo di Felice, l'altro con quello, unico, di Adaucto, cioè « aggiunto ».
 
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