Egesippo confessore - Immaginette Sacre

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Egesippo confessore

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7 Aprile
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Martirologio Romano
Commemorazione di sant’Egesippo, che visse a Roma dal papato di Aniceto fino a quello di Eleuterio e compose con linguaggio semplice una storia della Chiesa dalla Passione del Signore fino ai suoi tempi.
Il nome di Egesippo è davvero insolito e fuor del comune. Nel Calendario appare oggi per l'unica volta, e c'è da credere che non siano molti i fedeli che han ripetuto il nome di questo Santo. Tuttavia, merita anch'egli un breve ricordo, per essere stato, ai suoi tempi, un'interessante figura di studioso, oltre che un sincero e premuroso cristiano.

lì maggiore storico della Chiesa dei primi secoli fu Eusebio da Cesarea, considerato il « padre della storia ecclesiastica ». Nella sua monumentale Historia egli ricorda Egesippo come un suo più modesto predecessore.

Eusebio da Cesarea scriveva nella prima metà del IV secolo. Egesippo invece scrisse nel Il secolo. e fu perciò tra i primissimi storici del Cristianesimo, dopo, naturalmente, San Luca, il cronista degli Atti degli Apostoli.

D'origine ebraica, egli s'era convertito alla fede cristiana, diventando uno stimato membro della Chiesa di Gerusalemme. Nel secondo secolo, passata appena la generazione dei successori degli Apostoli, le mal'erbe eretiche erano spuntate in seno alla Chiesa di Gerusalemme. Ai contrasti coi Giudei e alle persecuzioni dei pagani, s'aggiunse così, per i cristiani della Palestina, il doloroso combattimento con gli eretici.

Egesippo, uomo colto e prudente, era turbato dai progressi dell'errore. Egli pensò che il modo migliore per contrastarlo e snidarlo era quello di mostrare, attraverso gli scritti, come i precetti di Gesù fossero restati intatti e integri nell'insegnamento della Chiesa, e come questo fosse ovunque uniforme. Le teorie eretiche, invece, costituivano una frattura, una soluzione di continuità nella tradizione apostolica.

Per sviluppare la sua tesi, il saggio Egesippo lasciò Gerusalemme e si recò presso varie Chiese. Eseguì sul posto la propria indagine e raccolse dati di prima mano circa la continuità e uniformità della tradizione cattolica.

Giunse anche a Roma, dove era Papa Sant'Aniceto; e a Roma si fermò più a lungo che altrove. Con questo confermava implicitamente la superiorità della Chiesa romana su tutte le altre, e l'importanza dell'insegnamento impartito dai successori di San Pietro sulla cattedra romana.

Una ventina d'anni dopo, sotto Papa Eleuterio, Egesippo tornò in Palestina. Qui raccolse e ordinò in cinque libri il materiale raccolto nei suoi devoti e studiosi viaggi. Questi cinque libri sono andati perduti, ma da Eusebio da Cesarea e da altri antichi scrittori si sa che formavano una storia della Chiesa, dalla morte di Gesù fino al pontificato di Eleuterio. Tale storia era rispecchiata dalle vicende delle più importanti comunità cristiane.

Egesippo morì in Palestina, nel 180.Non si può dire se la sua opera di storico e di apologista abbia ottenuto gli effetti sperati, col ravvedimento degli eretici e l'affermazione della dottrina ortodossa. Ma i risultati non sono meriti: quello che conta, perché anche Egesippo possa essere onorato tra gli eletti, è la bontà delle intenzioni e la rettitudine di vita.

San Girolamo, due secoli dopo, scrisse di lui:

Molto prossimo al tempo degli Apostoli, Egesippo fu imitatore delle loro virtù e della loro vita, e anche del loro modo di parlare ».
 
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