Chelidonia - Immaginette Sacre

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Chelidonia

Immagini di Sante
LocalitàProvinciaFesta
SubiacoRoma
Α

Ω

B A C KSubiaco 1152
E' un nome che siamo tentati di ritenere unico, portato cioè da quest'unica Santa, e forse da nessun'altra donna. Ma potremmo sbagliarci, e del resto aggiungiamo subito che questo strano nome ha un'origine assai bella perché deriva dalla parola greca chélidon, e significa « rondine ». In italiano, Chelidonia potrebbe essere perciò tradotto in « Rondinella ».

La « rondinella » oggi ricordata, fu una devota fanciulla nata in Abruzzo nell'XI secolo e che per quasi sessant'anni visse come romita nelle aspre montagne che circondano Subiaco.

Questa località laziale lungo l'Aniene, ai piedi dei Monti Simbruini, è una tappa importante nell'itinerario della santità, soprattutto per i suoi legami con la vita e l'opera di San Benedetto.

A Subiaco, San Benedetto si era ritirato per la prima volta a durissima vita di penitenza e contemplazione, calandosi nella grotta ancor nota con il nome di Sacro Speco.

A Subiaco, Benedetto fondò, per i compagni, dodici piccoli chiostri, dei quali resta soltanto quello di Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, costruito in una suggestiva gola ricca di verde, in fondo alla quale spumeggia il ceruleo Aniene.

Santa Chelidonia, dalla nativa terra d'Abruzzo, si era spinta pellegrina a Roma. Al ritorno, passò da Subiaco, per devozione del patriarca San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica.

E a Subiaco il suo viaggio terreno s'interruppe per sempre, perché la devota fanciulla prese il velo monacale proprio nel monastero di Santa Scolastica, cioè nella più antica comunità femminile dell'Occidente.

Presso quel monastero, nella solitudine impervia dei monti, ella visse, per quasi sessant'anni. Una vita fatta di silenzio e di preghiera, di meditazione e di contemplazione. Morì verso il 1152, e quattro secoli più tardi le sue reliquie vennero trasportate nella chiesa abbaziale di Santa Scolastica.

Da allora, Santa Chelidonia, rondine senza migrazione, è stata onorata come la Patrona principale della diocesi di Subiaco.
 
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